Definisce il paese nel quale il caffè viene coltivato e dal quale viene esportato. I paesi di origine del caffè si estendono sulla coffee belt, che si sviluppa dal tropico del Cancro a quello del Capricorno, sul 25° parallelo. Dall’Africa alle Americhe Centrali e Meridionali, dai Caraibi all’Oriente Asiatico.
Area di coltivazione all’interno di un paese. Viene definita per caratteristiche del terreno, per altitudine e per conformazione geografica. A definirla dal punto di vista caffeicolo pesano anche le comuni tradizioni, una certa omogeneità nella produzione e nei processi di raccolta, selezione e post raccolta e, in alcuni casi, un vero e proprio marchio di origine.
Ignorata nel mercato del caffè commodity, è solo in anni recenti e, per lo più, solo fra i caffè specialty, che la figura del produttore ha ritrovato visibilità e peso nella filiera. La ribellione di molti piccoli coltivatori a condizioni contrattuali e al prezzo del caffè che impediscono sopravvivenza, sviluppo, crescita economica, sociale e culturale, li ha portati ad unirsi e a crescere nel nome della qualità, della identità e della trasparenza anche grazie a associazioni quali la Specialty Coffee Association o a Slow Food. Importatori, torrefattori, baristi e bevitori di caffè, grazie anche alla maggiore circolazione delle informazioni, hanno l’opportunità di conoscerli, di distinguerli, scegliere i caffè da loro prodotti e di favorirne la divulgazione.
Insieme
alla coltivazione in ombra, piuttosto che a pieno sole e ben esposta ai venti, una elevata altitudine contribuisce ad alzare la qualità
del caffè perché il chicco matura con tempi più lunghi e sviluppa maggiore
densità, conferendo alla tazza complessità aromatica, acidità e corpo. Le
piante ombrifere riducono le temperature e, più in generale, la portata dei
fenomeni atmosferici, oltre a contribuire al mantenimento del terreno. Il
potenziale qualitativo di una coltivazione va considerato anche in relazione
alla latitudine e al suo rapporto con l’altitudine. L'altitudine
ottimale dipende dalla latitudine di una coltivazione: le piantagioni situate vicino all'equatore avranno altitudini
ottimali più elevate rispetto a quelle più a nord o a sud dell'equatore.
( https://varieties.worldcoffeeresearch.org)
Dopo la raccolta delle ciliegie o drupe, i chicchi vengono estratti dalla polpa e lavorati affinché possano essere tostati, macinati e quindi preparati con acqua per ottenere le bevande che amiamo, attraverso i sistemi più popolari che sono entrati a far parte della quotidianità per molte persone.
Questi processi, che siano per via aerobica o anaerobica, che prevedano l’essiccazione al sole, su patio o isu lettini ombreggiati, o una precedente selezione e fermentazione in vasche d’acqua, in tanks danno comunque luogo a fermentazioni che, se controllate, influenzano la qualità sensoriale della tazza e ne determinano il profilo aromatico, il corpo e la consistenza del caffè.
La fermentazione, per anni trascurata e solo recentemente rivalutata dai produttori e dai torrefattori come nuova frontiera del caffè specialty, sta influenzando gli orientamenti di gusto presso i coffee lovers, ma sta anche contribuendo ad alzare gli standard e il controllo della qualità attraverso la realizzazione di protocolli che coinvolgono la produzione, dalla cura del suolo, alla selezione delle varietà, dalla progettazione agricola al controllo della raccolta, fino ai tempi e le temperature di fermentazione in funzione di un obiettivo da raggiungere.
Sarà molto interessante capire quali saranno le conseguenze di questa nuova tendenza anche nel mercato commerciale.